La chirurgia del piede è un’altra eccellenza nella disciplina ortopedica.
Le patologie del piede sono svariate e complesse, in alcuni casi possono arrivare ad essere invalidanti e la chirurgia è allora la sola soluzione possibile per eliminare un dolore, una deformità e riprendere a deambulare normalmente.
Presso la Casa di Cura Santa Rita è possibile affrontare dolorosi problemi come l’alluce valgo, l’alluce rigido, la spina calcaneare e le altre patologie del piede con il dott. Lucio Cotticelli e del dott. Grassi Siro.
L’alluce valgo è una deformità del metatarso, l’osso lungo che precede le falangi, cioè le ossa che formano lo scheletro delle dita dei piedi.
La comparsa del disturbo è subdola, si caratterizza infatti con un forte dolore che può attenuarsi per poi ripresentarsi in seguito; la deformità del dito si manifesta soltanto in una fase avanzata della malattia.
L’INTERVENTO
Sono più di 100 le tecniche chirurgiche utilizzate per correggere l’alluce valgo. La tecnica dell’”Alluce valgo in percutanea” si inserisce nell’ambito delle pratiche chirurgiche mininvasive. In realtà la possibilità di diminuire al massimo l’esposizione dei tessuti molli e ossei senza mortificarli, come avviene in un intervento tradizionale, garantisce al paziente un minor rischio di infezioni, meno dolore, un decorso post-operatorio più veloce ed un risultato finale più gradevole ed efficace.
L’ANESTESIA
L’anestesia prevista e loco regionale. Alcune piccole punture di anestetico, direttamente sul piede, praticate da mani esperte, garantiscono l’assenza totale del dolore intraoperatorio ed un ottimo controllo di quello post-operatorio.
I RISULTATI
La mininvasività della procedura chirurgica ci consente di guadagnare dei risultati straordinari e prestigiosi intervenendo, nei casi più estremi, su tutto l’avampiede.
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L’alluce rigido è l’esito di un processo degenerativo a carico dell’articolazione del primo dito del piede con il primo metatarso, per cui l’alluce perde la mobilità e non può più flettersi ed estendersi. La causa può essere un trauma o una serie microtraumi ripetuti, oppure il naturale invecchiamento delle cartilagini e l’artrosi.
La sintomatologia varia dalla rigidità articolare al vero e proprio dolore acuto; di solito l’alluce è molto dolente al mattino o dopo qualche attività fisica, anche modesta (ad esempio una passegia-ta). Nella fase conclusiva della patologia l’articolazione può essere completamente distrutta e di-vengono difficoltosi anche i movimenti più semplici, come infilare le scarpe o compiere pochi passi. Tutto questo può essere fonte di invalità e ridurre notevolmente l’autonomia personale
Intervento di correzione chirurgica ottenuto con la tecnica in percutanea attraverso un solo mini accesso con risultato finale eccellente. Come si evince dalle foto prima e subito dopo l’intervento. La paziente con una minima anestesia ha ottenuto una correzione chirurgica della deformità e ha potuto deambulare immediatamente senza particolari dolori o fastidi.
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La spina calcaneare è una delle patologie responsabili di problemi al tallone. È presente in soggetti sportivi e in soggetti sedentari (generalmente di età superiore a 40 anni, in sovrappeso, portatori di piede cavo).
Si riconosce facilmente perché basta una pressopalpazione al centro del tallone per avere un dolo-re molto vivo, pungente. In genere le radiografie confermano la diagnosi mostrando uno sperone lungo alcuni millimetri che parte dal centro del tallone con la punta orientata in avanti verso le dita.
La spina calcaneare si forma per le trazioni del tendine d’Achille o della fascia plantare sul periostio del calcagno, poiché questi movimenti favoriscono la formazione di nuovo tessuto osseo per la riparazione di microlesioni.
Secondo alcuni autori anche problemi nel metabolismo dell’acido urico possono favorire il formarsi della spina.
Piede piatto (in latino pes planus) è un termine comune per indicare una condizione medica dove l’arco plantare del piede collassa, con l’intera (o quasi) pianta del piede a contatto con il terreno. In alcuni individui (si stima il 20-30% della popolazione) l’arco non si sviluppa in un piede (unilateral-mente) o in entrambi (bilateralmente). La definizione di piattismo è dovuta al tipo ed alla forma d’impronta che il piede lascia sul terreno.
Il piede cavo è una malformazione congenita o acquisita della volta della pianta del piede. L’area di appoggio del piede è limitata alla parte anteriore ed al calcagno, la parte intermedia ha un contatto limitato o assente con la base di appoggio. Il grado della patologia può essere trovato con un esame baropodometrico.
Si parla comunemente di neuroma di Morton sebbene non si tratti di un neuroma in senso istologico; tutt’al più l’aspetto macroscopico del nervo, rigonfio in un breve tratto può trarre in inganno. Vi sono delle lesioni del nervo che sono responsabili della sintomatologia. Generalmente essa rife-rita alla localizzazione della nevralgia nel 2° spazio, ma possono essere interessati anche gli altri spazi.
La metatarsalgia di Morton può essere assimilata ad una sindrome canalicolare ( cioè una riduzione dello spazio fisico a disposizione per un nervo) nella quale sono importanti i fattori predisponenti. Sicuramente alla base della sofferenza del nervo contribuisce, il più spesso, un conflitto interme-tatarsale, laddove la caduta plantare di una o più teste dei metatarsi ed un loro ravvicinato e pato-logico confronto riduce lo spazio a disposizione del nervo interessato .
Riguardo al trattamento esso è univoco; in caso di fallimento della terapia medica si ricorre all’in-tervento chirurgico. La resezione del nervo e la liberazione dello spazio interessato costituiscono la condotta logica con la chirurgia tradizionale
Con l’avvento della chirurgia mininvasiva è possibile liberare il nervo senza praticare la sua rese-zione ( alla base spesso di fastidiose anestesie o parestesie interdigitali postoperatorie ) ma, attra-verso una o al massimo due minincisioni, si procede alla lisi del legamento intermetatarsale pro-fondo e alla osteotomia di una delle teste metatarsali coinvolte nel tilt (conflitto) con il nervo.